Studio Medico
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L'anima della bellezza
Avete mai notato come tutti sappiano riconoscere la bellezza?
Per quanto il concetto di bellezza sia fortemente soggettivo e influenzato dalla cultura e dalla società, esistono dei canoni assoluti, riconosciuti da tutte le civiltà e culture e rimasti sostanzialmente inalterati nel tempo.
Il busto di Nefertiti, la venere di Milo, i bronzi di Riace esprimono modelli estetici appartenuti a civiltà distanti da noi migliaia di anni eppure restano a tutt'oggi ideali riconosciuti di bellezza.
L’arte ci ha tramandato tali canoni e, certamente, ha contribuito a mantenerli attraverso il tempo e la storia, resistendo a tutti i condizionamenti culturali e sociali che si sono susseguiti nei secoli.
In effetti, tali condizionamenti riguardano solo aspetti particolari, come per esempio il peso, oppure il colorito della cute, o anche le tante alterazioni dei lineamenti o di parti del corpo imposte da certe culture (per esempio piedi piccoli, le labbra protruse o deformate, le orecchie con lobi deformati, il collo allungato) che, per quanto vistosi, restano limitati a realtà ristrette nello spazio e nel tempo.
In realtà ciò che sta alla base della bellezza è l’armonia. Le proporzioni dei lineamenti, del capo, degli arti e del tronco, sono riconosciute canoni di bellezza da tutte le civiltà. Questo ha fondamentalmente origine dalla necessità degli individui di perpetuare la specie e i criteri principali di bellezza derivano dalla necessità di trovare un partner adatto alla riproduzione. Le femmine devono apparire feconde e in grado di portare a termine una gravidanza e allevare la prole, i maschi devono essere in grado di proteggere la famiglia e procurare il cibo. Le proporzioni armoniche sono proprio quelle che offrono le maggiori garanzie in tal senso.
Eppure, la sola armonia delle forme non è sufficiente a rendere compiuta l’idea di bellezza. Esiste un’altra armonia che ricerchiamo e che, a volte, fa passare in secondo piano le caratteristiche fisiche. Questa è la bellezza derivante da atteggiamenti, comportamenti, emozioni che ogni individuo trasmette agli altri e che può esaltare o offuscare la bellezza esteriore. Dalla fusione di queste caratteristiche nasce l’individuo, unico e irripetibile, come unica e irripetibile è la sua bellezza.
In ogni persona esiste la bellezza. Nessuno ne è privo, nessuno può esserne privato. Può accadere che le avversità della vita la offuschino o la mortifichino ma questa fa parte di noi ed è sempre possibile ritrovarla, riportarla alla luce e renderle splendore. Gli antichi greci definivano calocagathos (καλοκάγαθος) chi era considerato veramente bello: una fusione della frase calòs cai agathòs (καλός και αγαθός), cioè “bello e buono”, per indicare che le due cose sono inscindibili e l’una implica necessariamente l’altra.