Una metodica nata all'inizio del XX secolo e sviluppata sempre di più. Oggi è più attuale che mai per le sue numerose applicazioni che migliorano il microcircolo cutaneo, donando nuova vita alla pelle e al sottocute.

Il modo naturale col quale si ossigenano i tessuti è di scambiare anidride carbonica con l'ossigeno trasportato dai globuli rossi. La carbossiterapia si basa proprio su questa idea: arricchendo i tessuti di anidride carbonica (CO2), si incrementano gli scambi con l'ossigeno del sangue.
Perché non iniettare direttamente l'ossigeno? Si può fare ma l'ossigeno è altamente infiammabile, mentre l'anidride carbonica è inerte e molto più sicura da adoperare.
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